BUSINESS LEGATO ALLA SOSTENIBILITÀ

IMPATTO ZERO +

MULTIRES è solo all’inizio del suo «ambizioso» percorso di sviluppo e, naturalmente, la lista dei servizi e dei beni erogati è molto limitata. Ma l’idea è di aggiungere qualche mattone anno dopo anno, con l’obiettivo al 2030 (ovvero in dieci anni) di conseguire il traguardo di «azienda sostenibile» basata sul consumo di risorse e servizi (ecosistemici) «autoprodotti» e lo scambio del surplus con merci che non possono essere autoprodotte.

Declinata nell’ambito del sistema agroforestale a gestione familiare di MULTIRES, la Sostenibilità, termine spesso usato in maniera impropria, altro non è che il raggiungimento e il mantenimento nel lungo periodo di un equilibrio tra (auto)produzione e consumo di una molteplicità di prodotti.

Quello della sostenibilità è un approccio che favorisce eterogeneità e qualità (piuttosto che unicità e quantità) senza generare un impatto irreversibile e dannoso sull’ambiente, consentendo allo stesso tempo un sostentamento economico minimo e sufficiente a condurre una vita dignitosa, rispettosa della natura e socialmente attiva. Per raggiungere quest’obiettivo, MULTIRES dovrà implementare strategie di mitigazione delle esternalità negative (costi ambientali) generate dai suoi processi produttivi e minimizzare il consumo di risorse non-rinnovabili importate dall’esterno.

Il concetto è quello di avvicinarsi all’autosufficienza e di rendersi sempre più indipendenti dal punto di vista idrico, energetico e alimentare, favorendo in tal modo il conseguimento della neutralità degli impatti ambientali, ovvero di un’impronta ambientale pari a zero o addirittura negativa. Questa potrà essere ottenuta incrementando la produzione di servizi ecosistemici di regolazione e mantenimento allo scopo di compensare gli impatti negativi associati…:

… al consumo, seppur ridotto ma inevitabile, di combustibili fossili (es., gasolio per i mezzi agricoli);

… ad altri prodotti acquisiti dall’azienda e importati dall’esterno;

… alla generazione di scarti e rifiuti che non possono essere recuperati o riciclati sul posto.

CAPITALE NATURALE AL CENTRO

L’innovazione concettuale sta nell’idea di fornire, mantenere, migliorare e vivere di servizi ecosistemici, in maniera collaborativa e consapevole.

Se ci riflettiamo, più o meno ogni azienda del settore agroforestale che miri alla salvaguardia del proprio capitale naturale produce ed eroga servizi ecosistemici, consapevolmente o meno. L’innovazione sta nella loro quantificazione e nella maniera in cui vengono erogati: nessuna azienda nel territorio senese ha come modello di business quello di generare profitto a partire dalla quantificazione fisica, valutazione economica e promozione commerciale di tutta la gamma dei servizi ecosistemici che produce.